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Viaggio a vuoto nel profondo nord alla ricerca dell'Amiga perduta...

CeBIT 97: Amiga ASSENTE!

di Paolo Griselli (griselli@skylink.it)

Si è tenuta tra il 13 ed il 19 di Marzo di quest'anno la più importante fiera dell'informatica in Europa. Le novità annunciate e presentate sono state parecchie. Purtroppo in questa ventata tecnologica solo una piccola brezza riguardava la nostra piattaforma, perdipiù solamente di riflesso. Pochi sono stati gli incontri con i produttori di hardware e software Amiga, e nella totalità dei casi, abbiamo avuto modo di osservare con quale impeto e velocità essi rivolgessero le loro attenzioni verso altre (le solite!) piattaforme. Interpellati in merito, in molti hanno risposto che il CeBIT, nonostante l'alone di prestigio che lo avvolge e che quindi finisce per contaminare anche gli espositori, rimane una manifestazione troppo costosa per le "piccole" case che producono materiale Amiga compatibile. In pratica si è trattato di un semplice problema di budget: ci auguriamo, e gli ultimi accadimenti lo confermano, che ciò sia vero. Non possiamo astenerci comunque dall'osservare quale discrepanza ci sia tra le notizie, i bollettini e le indiscrezioni ce circolano in rete, rispetto alla realtà: nel WEB Amiga vola, ma al CeBIT non si è visto nessuno...

Porting selvaggio

Fatta eccezione per gli enormi stand di Microsoft, IBM, SONY ecc., ad Hannover erano veramente in pochi i padiglioni realmente interessanti, anche solo esteticamente. Tra i più belli di essi la maggior parte, grazie a video-wall, mega amplificatori e postazioni multimediali facevano la loro bella mostra alcune vecchie conoscenze, con prodotti senza dubbio noti all'utente Amiga medio. Nonostante la totale assenza di macchine Amiga, ci ha fatto piacere osservare le tonsille di chi, pensiamo per la prima volta, rimaneva a bocca aperta nel vedere le potenzialità di un PC (o Macintosh) ri-animato da software, ma anche da hardware, veramente innovativi.

Scala Computer Television

Chi non ha mai sentito parlare di Scala non merita di possedere un Amiga. ScalaMM è stato ed è tuttora uno dei più innovativi e potenti programmi autore per applicazioni multimediali. Con l'ausilio di enormi televisori in formato 16:9, faceva bella mostra di l'aggiornamento del noto programma multimediale, giunto ufficialmente alla versione "200". Rispetto alla versione Amiga (MM400) o alla precedente versione per PC (MM100), le differenze sono sostanziali e riguardavano sia l'interfaccia, resa ancora più potente ed intuitiva, sia le funzionalità interne. Nuovi accattivanti effetti di transizione, resi estremamente fluidi dal Pentium a 166 Mhz che muoveva il PC sul quale il tutto era installato, attiravano frotte di curiosi increduli di fronte ad uno show rumorosissimo e coloratissimo. E' stata anche migliorata ed estesa la compatibilità con periferiche e schede grafiche di supporto al sistema.

Maxon Computer

Nello stand della Maxon erano accatastate una decina di postazioni PowerMac sulle quali giravano, a dire il vero in maniera molto fluida, le due versioni del porting del software Cinema 4D (standard e XL), già ampiamente recensito nelle pagine di Enigma. Il livello qualitativo dei rendering di Cinema 4D era veramente elevato, tantopiù che, anche per scene molto complesse, i tempi di attesa per il calcolo dell'immagine erano esigui. Ci auguriamo che anche un eventuale Amiga Power possa sfruttare in maniera così efficacie questa gioiello di programmazione. Le innovazioni introdotte in entrambe le versioni erano parecchie: in sostanza tutte le feature dei principali software di modellazione e rendering tridimensionale sono state riassunte (senza perdita di qualità) in questo prodotto veramente molto ben riuscito.

Electronic Design

La nota casa produttrice di apparecchiature per il video semipro e pro, presentava una interessante scheda grafica (per PC con slot PCI)in grado di generare un segnale di sincronia necessario per il collegamento di Genlock all'uscita RGB. La Genlock Maker, così si chiama il prodotto, permette così l'utilizzo di tutta la linea di Genlock per Amiga su di un normale PC. DV-Converter è invece il nome di un potente box in grado di integrare la nuova tecnologia video digitale (Mini-DV) con le vecchie apparacchiature analogiche (Y-Component-U/V più segnale RGB), con risultati qualitativi eccellenti e prezzi incredibilmente contenuti.

Village Tronic

Assente all'interno della fiera principale, presentava i sui prodotti nella hall di qualche albergo cittadino. La EDE, nella persona di Ascanio Orlandini, ci ha confermato il prodigarsi della società tedesca nello sviluppo di moduli aggiuntivi (si parla anche di acceleratrici basate su PowerPC) e del software di gestione per la Picasso IV. Purtroppo, per motivi organizzativi, non abbiamo potuto rintracciare il fantomatico hotel...

BeOS, p-OS, Pios ONE, BeBox ecc.

A circa 20 minuti dalla chiusura della fiera, e quindi dal nostro ritorno in patria, siamo capitati fortuitamente nello stand (enorme) della Motorola. Lo spettacolo inaspettato che ci si è presentato ci ha fatto tremare le gambe: il dr. Kittel, seduto su un precario sgabello, armeggiava con vigore dentro un case metallico estremamente sospetto. Non è servito più di un decimo di secondo per capire l'arcano: ci eravamo imbattuti nella misteriosa presentazione del Pios One, macchina PowerPC based estremamente innovativa, sia dal punto di vista hardware che software. Michele Battilana, geniale mente della Cloanto Italia, ci ha purtroppo confermato l'idea che l'agitarsi dell'enorme massa del dr. Kittel era dovuto al tentativo di risolvere alcuni fastidiosi bug che impedivano al Pios One di funzionare. Ma se da un lato una macchina non dava segni di vita, a pochi metri di distanza faceva bella mostra di se un BeBox, mosso anch'esso da doppio processore PowerPC, il tutto supervisionato dall'ottimo sistema operativo BeOS. BeOS girava anche su Maxxtrem, un ulteriore mostro di potenza PowerPC prodotto dalla Pios Computer AG.

Phase 5

Presente in fiera sottoforma di microscopica vetrinetta (sempre nello stand Motorola), contenente una serie di schede processore basate su PowerPC ed indirizzate all'utenza Macintosh.

In breve

E' chiaro che il CeBIT, per i nostri occhi di "Amighisti", non è stato altro che una delusione. Se alziamo un poco la testa, però, possiamo veramente vedere cosa questa manifestazione ha significato per il mondo dell'informatica in generale. In primo luogo si sono viste montagne di DVD, i nuovi lettori ottici compatibili verso il basso con gli standard CD-Rom, ma estremamente più potenti. Grazie alla enorme capacità di storaggio dati, ed alla estrema velocità nei trasferimenti, il sistema DVD permette di immagazzinare su un solo disco ottico un intero film con audio stereo surround multilingue, e con una qualità grafica superiore a quella del penoso VHS. Si sono inoltre visti i famosi modem US Robotics, capaci di una velocità di trasferimento di dati superiore ai 5Kb/sec. Epso presentava stampanti inkjet dall'incredibile risoluzione di 1440x720 punti per pollice (su carta speciale), anche in formato A2 in modulo continuo (fino a 15 metri). Finiamo con Silicon Graphics che presentava il suo O2, l'agile e scattante (nonché economico) successore della famiglia Indy, basato sui chip risc della MIPS.


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